Al “Siciliani” il mix di storia, archeologia e letteratura produce risultati interessanti e originali. I 18 studenti delle classi 2D, 3F, 4A e 4E che hanno frequentato il progetto PON “Il mistero degli amanti di Squillace” (esperte: prof.sse Raimonda Bruno e Teresa Anna Chiodo; tutor: prof.ssa Marinella Puntieri), dopo aver inquadrato la straordinaria storia del centro ionico ubicato a pochi chilometri dal capoluogo, dalla sua fondazione fino alla conquista normanna, si sono lasciati affascinare dall’imponenza del castello che domina la rocca di Squillace e dal mistero che avvolge due antichi abitanti: all’interno della fortezza, infatti, è stata ritrovata la sepoltura di due scheletri “abbracciati”, i cosiddetti “amanti di Squillace”.
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Gli studenti hanno così provato a risolvere l’enigma sulla loro identità e sulle cause della loro morte, a partire dall’analisi di testi letterari particolarmente suggestivi.
Due le ipotesi prese in considerazione: se gli individui sepolti (secondo l’evidenza archeologica, due giovani guerrieri) fossero stati, in realtà, un uomo e una donna vittime del loro amore infelice, come Paolo e Francesca nella Commedia dantesca (Inf. V), o come Piramo e Tisbe, la cui tragica storia viene narrata da Ovidio (Metamorfosi, IV) e, in chiave comica, da Shakespeare in Sogno di una notte di mezza estate, o , ancora, se avessero sacrificato la loro vita in nome di un amore impossibile a causa di una faida familiare come in Romeo e Giulietta? Se, invece, i due scheletri fossero davvero appartenenti a due giovanissimi guerrieri, vittime dell’impulsività giovanile e del desiderio di gloria come Eurialo e Niso, protagonisti dello splendido inno all’amicizia contenuto nel libro IX dell’Eneide di Virgilio, successivamente “ripreso” da Ludovico Ariosto che, nell’Orlando furioso (XVIII, 166-171; 186-191; XIX, 2-15), narra la storia eroica di Cloridano e Medoro?
Gli studenti, dopo aver analizzato i testi, hanno riscritto le storie possibili dei due “amanti di Squillace” portandone in scena la rappresentazione in due giorni consecutivi. Grande la soddisfazione del Dirigente Scolastico, prof.ssa Francesca Bianco, per l’attenzione rivolta da docenti e studenti alla conoscenza e alla valorizzazione della straordinaria storia del territorio.
Al termine della rappresentazione agli alunni delle classi prime e seconde che hanno assistito allo spettacolo sono stati proposti dei giochi a quiz sul testo messo in scena: i vincitori della gara sono stati premiati con libri in lingua inglese provenienti dalla collezione della tutor del progetto, prof.ssa Puntieri.
Il gruppo di lavoro ha inserito nel testo anche riferimenti all’attualità che hanno consentito una profonda riflessione sul dramma di quanti, attraversando mari e terre in cerca del “migliore dei mondi possibili”, non sopravvivono e cercano, almeno nell’ultimo abbraccio, il calore di chi amano.