Esistono anche in Calabria - e per di più in un’area interna lontana dalle grandi vie commerciali - aziende che sono capaci di coniugare innovazione e tradizione, tecnologia avanzata e creatività...
(industrie visitate: Sirianni, Leo, Profiltek e Rubbettino)
di mantenere stretti legami col proprio territorio e proiettarsi sul mercato nazionale e in quello internazionale; di ampliare la produzione e utilizzare metodi e processi attenti all’ecosostenibilità
È quanto hanno scoperto gli alunni delle classi 5D e 5E che hanno partecipato il 15 novembre alla “X edizione del PMI DAY 2019 “, giornata inaugurale della “XVIII Settimana della cultura d’Impresa” intitolata “maniFuturo. Storie di fabbriche, territori, saperi, innovazione”, iniziativa svoltasi a Soveria Mannelli dal 15 al 17 di questo mese.
Gli studenti, accompagnati dalle prof.sse Angela Maria Rossano e Vincenza Pettinato, hanno preso parte alle visite guidate nelle industrie Camillo Sirianni, Lanificio Leo, Profiltek, Rubbettino, realizzando un’esperienza per tanti aspetti significativa. A colpire l’attenzione di tutti sono state in primo luogo le “Storie” delle imprese, alcune delle quali fondate già alla fine dell’Ottocento o ai primi del Novecento e che conservano interessantissime macchine dell’epoca.
I racconti hanno evidenziato che la “resistenza” e poi il successo di queste attività industriali di fronte a una dura concorrenza non derivano solo da efficaci indagini di mercato, innovazione dei processi produttivi, introduzione di macchine all’avanguardia, promozione e vendita dei prodotti realizzati, d’indubbia qualità, in mercati sempre più vasti, ma anche – e forse soprattutto- da risorse “ immateriali” preziose: l’ingegnosità, le capacità d’ideare, di vedere oltre e lontano, di mettersi in gioco e la passione e determinatezza nel superare gli ostacoli di chi guida queste imprese.
Per giovani che studiano le rivoluzioni industriali del passato e sentono discutere delle problematiche relative all’industria 4.0, che si preparano ad affrontare gli studi universitari per poi entrare in un mondo del lavoro in vorticoso cambiamento, è stato assai istruttivo entrare negli stabilimenti: osservare ambienti e condizioni delle diverse attività produttive; constatare come siano richiesti a chi vi lavora, ai vari livelli, competenze specifiche e saperi da aggiornare continuamente; seguire le varie fasi di una produzione; vedere applicate automazione e robotizzazione; sperimentare la necessità dell’applicazione e osservazione delle misure di “sicurezza” nei luoghi di lavoro; scoprire che la produttività di un’azienda può essere accompagnata da un rispetto crescente per la qualità della vita, sia dei luoghi di lavoro, che dell’ambiente esterno, attraverso sistemi che utilizzano fonti energetiche rinnovabili e smaltimento non inquinante di rifiuti e scarichi.
In definitiva un’intensa giornata, tra fabbriche ricche di memoria e aperte al futuro e un paesaggio che i caldi colori autunnali rendono ancora più suggestivo.
Vincenza Pettinato