Si è chiuso il sipario sulla suggestiva rappresentazione teatrale a cui, pochi giorni fa, gli studenti della 3E, con la gradita 'intrusione' dell'alunno Giuseppe Caliò della 5E, hanno dato vita, a conclusione del loro percorso di alternanza scuola-lavoro. A vederli impegnati sul palco del Teatro Comunale di Catanzaro è stata una spassosa rivisitazione in vernacolo catanzarese di una celebre opera di William Shakespeare. E così, sotto l'abile guida della prof.ssa Teresa Anna Chiodo, con la collaborazione della prof.ssa Raimonda Bruno, l'opera dal titolo "Sogno di una notte di mezza estate" si è tradotta, all'interno del Laboratorio di lettura e di scrittura del Liceo "Siciliani", in una originale interpretazione che, assumendo nuove vesti, è apparsa con il titolo "Ahialà chi mi sonnavi".
Tema centrale della commedia, che ha affrontato con scherzosa leggerezza le tematiche profonde dell'opera originale, è stato il sogno, inteso come nuova dimensione tra la realtà e l’inverosimile. Gli avvenimenti si sono inseriti in una dimensione incantata e fantastica, con la complicità di un’ambientazione scenica divertente e accattivante, che ha fuso elementi mitologici greci e principi fondamentali della mitologia nordica. Il tutto accompagnato dalla presenza della magia, incarnata dalle fate, emanazioni della natura, splendide sfere lucenti, ma spesso anche molto dispettose.
Molti sono stati i personaggi che si sono avvicendati sul palco del Teatro Comunale, nello scorrere di una storia ambientata in un'Atene fuori dal tempo: l'espressiva - e lamentosa - Elena (Monica Maria Aversa), perdutamente innamorata di quel 'lizzicusu' di Demetrio (Vittorio Arabia); la determinata Ermia (Francesca Bagnato), figlia dell'iracondo Egeo (Luigi Citriniti), pronta a tutto per coronare il suo sogno d'amore con il giovane "mbromu' Lisandro (Davide Ronchi); gli 'attori attoriali attormente attorosi' Mastru Pumu (Emilia Biamonte), Niculuzzu, con la sua 'capu 'e ciucciu' (Francesco Corsi) e Cicciu 'u Pifferu (ancora Luigi Citriniti); il vendicativo Oberon (Giuseppe Caliò) e la sua splendida consorte Titania (Raffaella Rotundo), re e regina delle fate; le prodi inviate Lucrezia Gironda Veraldi e Alessandra Teti; le meravigliose magiche fate Hjura 'e Taddhu (Lorena Galeotti), Pappice (Bianca Catricalà), Petrusinu (Alessandra Spanò), Fata suggeritrice (Desiree Franconieri) e l'irresistibile 'Nticchia (Costanza Mancuso); i nobili sposi Teseo (Giuseppe Dolce) e la dolce Ippolita (Iris Fotino); il dispettoso Puck, per l'occasione sdoppiato in due straordinari interpreti, Monica La Rocca e Carlo Nisticò. Il commento musicale è stato affidato alla perizia di Leo Scalise (classe 5E), coadiuvato dal prezioso Gaetano Giaimo, una vecchia gloria del Laboratorio di Lettura del Liceo 'Siciliani', i quali hanno rappresentato, parafrasando Dickens, lo 'spirito dei laboratori passati'.
Il Laboratorio di Lettura è, infatti, una istituzione ormai storica del Liceo, che riesce a mantenere sempre puntati i riflettori sulla lettura come atto creativo, strumento di conoscenza ma anche e soprattutto piacere e divertimento da condividere. L'attività di alternanza scuola-lavoro si è avvalsa del tutoraggio della prof.ssa Angela Maria Rossano (tutor scolastica), del dottor Francesco Passafaro (tutor aziendale) e di una splendida lectio magistralis di Enzo Colacino.