Liceo Scientifico “Luigi Siciliani” - Catanzaro

Virgilio chiama beato chi sa elevarsi oltre la mentalità ed i pregiudizi del volgo, spaziando in un’atmosfera superiore e, parimenti, sapendo penetrare nell’essenza delle cose. Probabilmente potrebbe riferirsi al filosofo epicureo Lucrezio per cui la vera sapienza, come sarà anche per Hobbes ben 16 secoli dopo, è la

“cognitio rei per causas”

ossia la conoscenza delle cose attraverso le cause. Ancor prima, anche Aristotele affermava (Fisica, I,1,184a,10) che

"verum scire est scire per causas".

Per Virgilio, in definitiva, saggio è colui che si sofferma a pensare alle cause, ovvero a cosa si cela dietro la realtà.


Vignetta tratta da una storia di Asterix

 

ALBERO

Si tratta di un “albero pitagorico”, ossia di una tipologia di frattale costruito sulla base del teorema più famoso della storia, e i cui rami descrivono spirali logaritmiche. È una sorta di ponte tra la matematica classica e quella più moderna, nel nome di Pitagora, matematico, filosofo, musicista e scienziato ante litteram, che operò – non dimentichiamolo – in Calabria.

I frattali sono oggetti geometrici descritti in modo ricorsivo da equazioni anche molto semplici che, incredibilmente, compaiono ad es. nello studio dei sistemi dinamici e nella teoria del caos. Oggi vengono cioè usati come modelli matematici per descrivere la realtà più complessa.

 

MELA

Qui il riferimento ovvio è all’episodio che ispirò, nel 1666, lo scienziato e filosofo inglese Isaac Newton per il passaggio verso la Fisica moderna: la gravità terrestre (studiata da Galileo Galilei) e quella celeste (di Johannes Keplero) sono in realtà la stessa unica, universale forza. I moti del cielo e della terra vennero così unificati.

La metafora dell’albero ben si adatta a rappresentare Galileo stesso, primo vero scienziato moderno che, come scrisse Ugo Foscolo ne I Sepolcri, ispirò il lavoro di Newton, perché

“vide / sotto l’etereo padiglion rotarsi / più mondi, e il Sole irradîarli immoto,
onde all’Anglo che tanta ala vi stese / sgombrò primo le vie del firmamento”
.

Lo stesso Newton ebbe a scrivere, riconoscente di questa ispirazione unificazione:

“se ho visto più lontano, è perché stavo sulle spalle di giganti”.

 

RADICE

Il ceppo da cui si diparte l’albero, inteso come metafora della conoscenza, è la bandiera dell’Europa; un ceppo su cui si innesta la nostra Nazione, l’Italia, simboleggiata dal tricolore. Un modo anche per non dimenticare l’obiettivo di Lisbona 2000 della Comunità Europea:

“diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo”.

 

DENOMINAZIONE

Vengono infine poste in evidenza le iniziali “L” ed “S”, comuni, per una felice coincidenza, sia all’intestazione della nostra scuola che alla sua tipologia

 

AUTORI

Il logo è opera del nostro poliedrico e talentuoso assistente tecnico Gianluca Gallo, che ha sviluppato l’idea e qualche piccolo suggerimento del prof. Nicola Chiriano.

 

Il nuovo logo, nelle sue varie versioni, è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 29 novembre 2012

 

 

Logo-Lungo bianco

 

 

 

News

Buon anno scolastico 2024/25

Messaggio alla comunità scolastica dell’IIS Siciliani - De Nobili da parte del Dirigente Scolastico Filomena Rita Folino

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Avvio a.s. 2024-25

Avviso

Si informano i Docenti che la documentazione relativa all'assegnazione delle cattedre è disponibile per la consultazione presso l'ufficio di Presidenza.

Avvisi e circolari pubblicate

• C015 - Indicazioni operative a.s.
• C014 - Orario di ingresso/uscita e lezioni
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• C012 - Aut. perm. entrata/uscita
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• C010 - Liberatoria uscite autonome

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Al LHEP di Berna due studenti del Siciliani

Alexandra Imparato (4D) e Giovanni Mancuso (4E) del nostro liceo hanno preso parte al progetto “Excellence Summer Stage” e sono risultati vincitori di una borsa di studio finanziata dal Distretto Rotary 2102 Calabria, che ha promosso l’iniziativa. Al progetto hanno aderito numerosi Club Rotary, tra i quali quello di Catanzaro (club capofila del progetto). La borsa di studio consente ai vincitori di svolgere, nei prossimi mesi di luglio e agosto, uno stage al Laboratorio di Fisica delle Alte Energie (LHEP), diretto dal prof. Michele Weber, presso l'Istituto di Fisica dell'Università di Berna. Il LHEP si occupa della fisica delle alte energie e dello sviluppo di nuovi rivelatori di particelle, ma anche di fisica del neutrino e di applicazioni mediche della fisica delle particelle.

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