Questo Liceo scientifico si addossa il fardello morale ed umano di non configurarsi semplicemente come forza dispensatrice di cultura afona e stagnante, ma di volerla accompagnare con una consapevolezza dei valori e delle passioni che creano un indissolubile vincolo tra l’uomo e la propria terra ».
A queste linee guida ha continuato a richiamarsi il Liceo Siciliani, nella volontà di coniugare la specificità dell’indirizzo scientifico-matematico con l’insostituibile patrimonio storico-umanistico e con la realtà del territorio, per il conseguimento di una compiuta formazione culturale ed un’autentica coscienza civile.
Dopo gli anni della guerra, sotto la guida del preside Renato Caligiuri, la scuola ha visto un proliferare di attività e di opere di modernizzazione delle risorse. Si moltiplicano le lezioni suppletive, soprattutto di lingua inglese, si comincia ad attrezza un moderno laboratorio di fisica, che sarà poi arricchito di numerose strumentazioni, grazie soprattutto alla volontà di docenti illuminati, quali il prof. Mazzei, successivo preside della scuola.
Vengono promosse proiezioni cinematografiche, volte ad illustrare fenomeni fisici; abbonamenti a riviste a carattere scientifico, tra cui “Sapere”, rivista di divulgazione scientifica o “Archimede” rivista di matematica.
Negli anni cinquanta nasce la Biblioteca della scuola che in poco tempo si dota di 1070 volumi, e si potenziano attività connesse come il servizio prestiti e la catalogazione.
Sul piano più squisitamente didattico - sono gli anni di conflitto tra cultura di massa ed estremizzazione dei concetti di merito e di distinzione all’interno del panorama culturale e sociale - è interessante notare che degli alunni frequentanti la terza classe delle due sezioni della scuola (sez. A e B), nell’anno 1949/50 un solo alunno risulta meritevole dell’ammissione alla quarta classe: Walter Castagna (poi docente di matematica dell’istituto), mentre negli anni successivi la percentuale degli ammessi migliora nelle varie classi fino al 50%.
Merita particolare menzione l’attività sportiva e la partecipazione a numerose competizioni sportive: nel 1953 - sempre fonte annuario - il Liceo “trionfa” nel salto in alto con Elio Marazziti (m. 1,55) e nella staffetta con un tempo a dir poco stupefacente (46 sec.).
Nei decenni successivi il liceo continua il processo di modernizzazione e, nel contempo, si allarga e si ramifica nel territorio. Muta il rapporto docente-discente e si fa più attiva la partecipazione degli alunni alle attività didattiche.
Dal 1977 al 1993 la scuola è sotto la direzione del preside Ugo Libri. Costante in questi anni la crescita ed il prestigio dell’istituto nella città e nel circondario.
Nell’annuario, la cui pubblicazione è ripresa per volontà dello stesso preside, si moltiplicano gli studi di docenti e discenti e le notizie di nuove attività. Di particolare rilievo le sperimentazioni cui la scuola aderisce: il P.N.I., oggi esteso a tutte le prime classi, l’introduzione della seconda lingua in alcune sezioni, la sperimentazione di scienze, con lo studio della chimica e della biologia fin dalle prime classi. Significativa la collaborazione con l’Università della Calabria e l’incontro con docenti di specchiato valore.
Nel 1993 la scuola passa sotto la direzione del preside Francesco Carlucci, che la dirige fino al 2001 con grande dedizione e rigorosa coerenza. Nel 1999 avviene l’aggregazione con il liceo scientifico Einstein sito in Piazza le Pera. Si tratta in realtà di un ricongiungimento: risale all’anno scolastico 1973/74 la divisione del Siciliani nei due licei scientifici cittadini: il liceo Fermi, con sede a P.zza Le Pera e nel quartiere Lido e il Siciliani, che conserva la sede in via Turco. Successivamente, nel 1977/78, la sede di P.zza Le Pera diviene scuola autonoma con la denominazione di “Liceo Einstein” e costituisce per anni un valido riferimento per la formazione superiore di tanti giovani.
L’accorparsi delle due scuole e la continua crescita delle iscrizioni e del numero degli alunni comportano problemi non ancora completamente risolti quanto al reperimento di spazi adeguati ed attrezzati in entrambe le sedi, essenziali per la qualità dell’offerta formativa proposta dall’Istituto. La qualità di questa offerta è testimoniata non solo dalla crescita della scuola che diviene la più popolosa della città e tra le più popolose dell’intera regione, quanto dal successo formativo della maggioranza degli allievi in ambito scolastico e nel prosieguo degli studi universitari, anche in università prestigiose e con rigorosa selezione.
La scuola italiana vive gli anni difficili del cambiamento, delle sperimentazioni, di un processo di riforma faticosamente avviato ed ancora incompiuto. L’Istituto sa accogliere in modo equilibrato e nel rispetto della sua tradizione tale processo, avviando nel contempo la pratica di una programmazione modulare e progettuale, ormai radicata nella scuola, con il coinvolgimento degli alunni, sempre più al centro dell’azione didattica.
Si realizzano progetti di ampia valenza formativa quali il progetto Lingue, l’I.G.Student’s, i diversi progetti di Educazione alla Salute, alla Legalità, al Teatro, al Cinema. Significativo il progetto Biblio, che permette la catalogazione anche informatica per titolo, autore e soggetto di un patrimonio librario di circa 12000 volumi, grazie soprattutto al coinvolgimento diretto di un gruppo di allievi che si sono scambiati nel tempo competenze ed abilità specifiche.
Da ricordare anche la partecipazione a convegni e seminari ed a concorsi a livello locale e nazionale, in cui la Scuola si distingue conseguendo sempre risultati lusinghieri; si citano a titolo esemplificativo i validi risultati conseguiti nelle olimpiadi di matematica, fisica e scienze; le ripetute vittorie in concorsi di narrativaquali il premio Pirandello o il Premio “Città di Catanzaro”; la qualificazione sempre ai primi posti nel concorso per la realizzazione di prodotti multimediali presso la “Città dei ragazzi” di Roma; la vittoria in campo nazionale nel gioco didattico prodotto da RAI3 “Per un pugno di libri”; il primo posto nel prestigioso“Certamen Bruniano”.
Dal 2002 al 2007 è stata diretta da Francesco Latella, già docente dell’istituto e dirigente in diverse altre scuole del territorio. Il progetto educativo da lui proposto ed elaborato in seno al Collegio dei Docenti ha inteso volgersi all’Europa e a realizzare un coinvolgimento sempre più ampio di tutte le componenti della scuola e una collaborazione più intensa con il territorio, per aprirsi al nuovo senza tradire la continuità dei valori su cui nel tempo si è costruita la storia di questo Liceo.
Negli aa.ss. 2007/08 e 2008/09 il Dirigente Scolastico è stato Aldo Romagnino, mentre nel 2009/10 e 2010/11 il prof. Santo Mancuso.
Nell'anno scolastico 2011/2012 la dirigenza del Liceo è stata affidata al prof. Nicolò Riccardi Cancellieri.
dal 1 settembre 2012 torna al Liceo, questa volta come Dirigente, la Prof.ssa Silvana Afeltra