Nella splendida giornata di sabato 17 ottobre si è svolta a Curinga la FAI Marathon 2015, a cui hanno partecipato circa 120 alunni delle terze classi del “Siciliani”. Grazie a tale manifestazione, i ragazzi hanno potuto apprezzare a pieno le offerte formative del FAI.
Il programma ha previsto delle visite guidate ad alcuni luoghi chiave di quel territorio.
Gli Apprendisti Ciceroni, ovvero gli allievi della Scuola Media di Curinga (guidati dal prof. Defilippo e dal preside Majello) e del liceo Classico “Fiorentino” di Lamezia Terme (con la loro prof. Giuliana De Fazio), hanno fornito i dettagli storici delle seguenti località:
- Terme romane di Acconia (Località Ellene)
- Monastero di Sant’Elia Vecchio (Località Corda Strada Provinciale 91)
- Platano di Vrisi (Località Corda Strada Provinciale 91)
- Chiesa dell’Immacolata (Piazza Immacolata)
- Convento di Sant’Elia e il Santuario di Maria SS. Del Carmelo (Via del Santuario)
- Chiesa Matrice (Via Duomo)
Il Platano di dimensioni monumentali, ha non meno di quattrocento anni, qualche botanico avvicina la sua età a quella dei mille anni e la sua presenza potrebbe essere legata a quella del Monastero di Sant’Elia Vecchio, di epoca bizantina. Nell’immenso tronco cavo del platano intere scolaresche del nostro liceo hanno posato per le foto ricordo.
Le Terme Romane rappresentano un unicum nel panorama del sud Italia e certamente in Calabria perché, oltre ad avere un’estensione di settecento metri quadrati, in elevato si presentano molto ben conservate, mancando solo le volte di copertura. Il complesso, forse parte di una villa dell'aristocrazia senatoria o di una statio, fu costruito tra il I e il II secolo e più volte restaurato o ampliato fino all’Alto Medioevo. Sono oggi leggibili diversi ambienti: un atrio-ginnasio, un tepidarium, due calidaria, un laconicum, il frigidarium. Quest'ultimo, secondo un'ipotesi molto accreditata sarebbe stato trasformato in edificio di culto cristiano dopo la guerra gotica.
Il Santuario del Monte del Carmelo, con il suo cimitero sotterraneo ha mostrato sorprendenti sorprese, come le tre camere scavate nella roccia in cui appositi sedili servivano per far mummificare i monaci morti e, attraverso una complessa canalizzazione i reflui prodotti venivano raccolti in pozzi disperdenti continuamente sanificati con incenso.
Anche la Chiesa dell’Immacolata ha serbato preziose sorprese, come un documento del re Ferdinando IV che, nel 1777, riconosceva la già esistente confraternita dell’Immacolata. Questa chiesa, con la sua cupola ellittica e le sue splendide decorazioni a rilievo e le eleganti punteggiature d’oro zecchino, si mostra nell’omonima piazza in cui balli e canti in costume locale hanno allietato il pomeriggio.
All’avvio della giornata festosa era presente la delegazione FAI di Catanzaro e la presidente regionale Anna Lia Paravati Capogreco, il Sindaco ing. Mimmo Pallaria, il vice sindaco dott.ssa Patrizia Majello e l’amministrazione comunale tutta. Inoltre l’arch. Maria Concetta Sgromo di Curinga, studiosa delle emergenze architettoniche e artistiche del suo territorio, ha fornito preziose informazioni e aiuti per conoscere meglio il suo paese.
Da più parti del territorio di Curinga si è potuto ammirare il profilo delle isole Eolie. Anche il pranzo è stato di gradimento degli allievi: un menu semplice ad un prezzo di dodici euro ha consentito agli allievi di gustare cibo genuino, cucinato appositamente per loro e con prodotti locali in un ristorante del centro del paese.